Pasta Trafilata al Bronzo
Per pasta trafilata al bronzo si intende il processo attraverso il quale l’impasto, fatto di acqua e semola, viene estruso, ovvero viene fatto passare tramite pressione attraverso una sagoma chiamata matrice o più comunemente “trafila” composta da fori che ne generano il formato.
La trafilatura al bronzo, quindi, avviene attraverso uno “stampo” in bronzo, per mezzo del quale la pasta prende non solo la forma desiderata, ma anche la lunghezza grazie ai coltelli rotanti che tagliano l’impasto che fuoriesce dai fori.
La trafilatura della pasta infatti è uno dei processi più importanti in quanto determina non solo la forma, ma la grandezza, la rugosità e la struttura oltre che il colore e la porosità.
Con la trafilatura in bronzo si ottiene una pasta con particolari proprietà, ossia, più opaca, (rispetto al classico color oro che contraddistingue l’alimento italiano per eccellenza), non deciso, anche nei formati colorati (ad esempio, nero di seppia, oppure formati tricolori come quelli con spinaci o bietola o pomodoro), ruvida e porosa (caratteristica fondamentale che le permette di trattenere in maniera ottimale sughi e condimenti vari), e grezza, al contrario di quella al teflon che risulta più liscia e di un giallo più intenso.
Da un punto di vista nutrizionale, la pasta trafilata al bronzo – necessitando di una lavorazione più “stressante” rispetto alla trafila di teflon – richiede una semola qualitativamente migliore. Questo, unita all’essiccazione a temperature più basse, permette di ricavare un profilo nutrizionale migliore, a partire dalle proteine. Il tenore proteico di una buona pasta trafilata al bronzo si aggira tra il 12-13% ogni 100 grammi.
I formati di pasta che si possono trovare trafilati al bronzo vanno dagli spaghetti alle linguine, penne, fusilli, rigatoni, tortiglioni e paccari.
Tutte le varianti sono pensate per offrire il meglio alla tua cucina senza rinunciare mai al gusto e approfittando sempre della migliore qualità di pasta fatta per le tue ricette.
Quella trafilata al bronzo (più costosa) è dunque un’importante e gustosa alternativa alla pasta dalla trafilatura classica a teflon
La pasta trafilata al teflon rappresenta l’altra grande branca delle paste secche. Il teflon è un materiale in realtà molto comune nelle nostre vite quotidiane: basti pensare che spesso è di teflon il rivestimento delle padelle antiaderenti. Solitamente, si utilizza una matrice in teflon per pasta di grandi superfici, in cui occorre avere una resa “similare”, più liscia. Alla vista, la pasta trafilata al teflon ha un colore più “vivido”, pieno; al tatto, la pasta è molto meno porosa rispetto a quella trafilata al bronzo e questo potrebbe farci scoraggiare nella preparazione di sughi, in quanto apparentemente meno disposta ad “aggrappare” condimento.